Fondamenti di Informatica

L'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale o A.I. indica la capacità di un dispositivo artificiale di realizzare lo stesso tipo di funzioni che caratterizzano il pensiero umano.La possibilità di mettere a punto un simile strumento ha affascinato gli esseri umani fin dall'antichità, ma solo con lo sviluppo delle scienze moderne si è concretizzata in un campo di studi sistematici. Nel secolo scorso alcuni filosofi avevano ipotizzato che una macchina in grado di effettuare calcoli sarebbe stata simile al cervello umano e di conseguenza avrebbe manifestato un comportamento intelligente. Quando nel dopoguerra vennero realizzati i primi computer ci si accorse che i computer non manifestavano un comportamento intelligente, anche se erano straordinariamente abili in matematica. Alla fine degli anni '40, alcuni scienziati pensarono di poter costruire computer le cui prestazioni fossero equiparabili all'opera dell'ingegno umano. Per realizzare un computer dotato di pensiero si deve da un lato cercare di capire la natura dell'apprendimento, del linguaggio e della percezione sensoriale e, dall'altro, comprendere il funzionamento dei miliardi di neuroni interconnessi che compongono il cervello umano. Molti ricercatori ritenevano fosse più difficile la comprensione del funzionamento della mente umana che non l'emulazione del suo comportamento. In verità, i ricercatori trovarono difficoltà a definire l'intelligenza; per alcuni consisteva nel risolvere problemi difficili, per altri nella capacità di confrontarsi ed adattarsi alla realtà e per altri, infine‚ nell'apprendimento oppure nella formulazione di generalizzazioni o analogie. Molti ricercatori accettarono la prova di Turing secondo la quale un computer si poteva considerare intelligente se riusciva ad ingannare una persona, inducendola a credere che fosse un uomo. Dopo la seconda guerra mondiale, la tecnologia elettronica permise la realizzazione del primo computer digitale a semiconduttori, che sembrava poter raggiungere il traguardo utopistico di simulare il comportamento umano. Generalmente questi computer erano chiamati "cervelli elettronici" e durante le elezioni del 1952 negli U.S.A. stupirono gli spettatori televisivi perché fornirono le esatte previsioni dei risultati elettorali alcune ore prima dell'annuncio ufficiale. Nacquero tre discipline separate:

Il termine "intelligenza artificiale o A.I.", Acronimo di "Artificial Intelligence" , fu coniato nel 1956 da un gruppo di ricercatori americani tra i quali Marwin Minsky che la definì come quella branca dell'informatica che studia la metodologia e le tecniche di base per il progetto e la costruzione di sistemi elettronici capaci di fornire prestazioni generalmente considerate caratteristiche ed esclusive dell'intelligenza umana. Fin dall'inizio i ricercatori di A.I. si sono distinti in due diversi gruppi:

Fino a questo momento, sia la ricerca scientifica, sia quella tecnica si sono rivelate più difficili di quanto immaginassero i primi entusiasti ricercatori. Agli inizi, molti pionieri dell'AI pensavano che sarebbe passato meno di un decennio perché le macchine raggiungessero e superassero in capacità anche i grandi geni. Le radici della I.A. possono essere rinvenute negli automi cellulari di John Von Neumann e Arthur W. Burks. Fino agli anni ottanta possiamo dire che l'unico filone di ricerca sull'artificial life è stato questo degli automi cellulari. Nel settembre del 1987 si è tenuta a Santa Fe la prima conferenza sull'Artificial Life (che è considerata l'atto di nascita ufficiale di questa nuova scienza), organizzata da Chris Langton del Santa Fe Institute. Ad essa parteciparono non solo scienziati che, con vari approcci, lavoravano alla costruzione di robot, o scienziati cognitivi, ma anche filosofi, chimici e biologi. In seguito si tentò di definire le competenze dell' Artificial Life e di formalizzarne i confini e gli ambiti.Oggi i settori disciplinari dell'intelligenza artificiale sono molteplici, i più importanti sono:

Per l'intelligenza artificiale sono stati inoltre creati appositi linguaggi di programmazione quali il Lisp ed il Prolog.























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