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Logica

Logica (Dal greco logos, "discorso", "ragionamento") è la scienza che indaga i principi di validità del ragionamento, viene infatti talvolta definita come la “scienza delle leggi del pensiero”. Lo studio della logica è lo sforzo di determinare le condizioni in base alle quali è giustificato il passaggio da affermazioni date, dette premesse, a una conclusione che si presume ne segua. La validità logica è una relazione tra le premesse e la conclusione, tale per cui se le premesse sono vere è vera anche la conclusione. La validità di un argomento va distinta dalla verità della conclusione. Se una o più premesse sono false, la conclusione di un argomento valido dovrebbe essere falsa. Ad esempio: "Tutti i mammiferi sono quadrupedi; tutti gli uomini sono mammiferi; di conseguenza, tutti gli uomini sono quadrupedi"; è un ragionamento valido con una conclusione falsa. D'altra parte, un ragionamento non valido potrebbe avere, casualmente, una conclusione vera. "Alcuni animali sono bipedi; tutti gli uomini sono animali; di conseguenza, tutti gli uomini sono bipedi" è un ragionamento non valido con una conclusione vera. La validità logica dipende, quindi, dalla forma del ragionamento e non dal suo contenuto. Ne segue che il ragionamento può non essere valido, anche se ha una conclusione vera. Da qui l’esigenza di una disciplina che studia le forme del ragionamento corretto, ovvero la Logica. La necessità di precisare le regole del ragionamento nascono nella filosofia greca, quando alcuni sofisti mostrarono come molti paradossi si sarebbero potuti evitare usando parole non equivoche. La fondazione della logica come scienza autonoma si deve però ad Aristotele, il quale analizza gli oggetti propri della logica (concetti, categorie, proposizioni, termini, sillogismi) indipendentemente dal problema della loro origine e da quello del contenuto reale. Bacone successivamente cercò di costruire una nuova metodologia basata sull'induzione impostando la logica come strumento di indagine scientifica. Cartesio cercò di stabilire se il rigore tipico di un discorso matematico potesse essere alla base di qualsiasi sapere, compreso quello filosofico. Leibniz e i suoi seguaci cercarono di unificare il complesso delle strutture logiche in un linguaggio scientifico universale (logica simbolica). Nella seconda metà del XIX secolo la logica torna a studiare gli aspetti formali del linguaggio (logica formale) portando alla creazione della logica matematica. È fondamentale la consapevolezza (presente già in Aristotele) della distinzione tra logica e gnoseologia. La prima infatti riguarda i modi e le forme del ragionamento mentre la seconda studia ciò su cui si ragiona. Per saperne di più consulta i seguenti approfondimenti:























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