Storia di Crema

Origini di Crema

Crema ha un lungo periodo della sua storia, quello delle origini, avvolto di oscurità pressoché totale. I pochi indizi consentono solo la formulazione di ipotesi rigardo alle sue origini. Queste sono forse da riportarsi alle invasioni dei Longobardi a partire dal VI sec. d.C.. Probabilmente, poiché era un territorio protetto naturalmente e in posizione marginale, fu rifugio per qualche gruppo di profughi dell'epoca, che fortificarono il nascente centro urbano. Sia la città di Crema, sia il territorio cremasco (denominato Insula Fulcherii) fanno la loro comparsa nei documenti scritti solo nell'XI secolo un'epoca troppo tarda perché si possa far coincidere con l'effettiva nascita della città o con la formazione del suo territorio. Crema è citata per la prima volta il 17 giugno 1074, come località di origine di un tale Rozo, testimone in un breve atto di investitura emanato dal vescovo di Cremona Arnolfo a favore dei cugini Guglielmo e Valdo da Carugate. Anche il territorio cremasco, inteso come entità territoriale sottoposta ad una precisa giurisdizione amministrativa, viene nominato nella documentazione scritta solo nell'XI secolo, in una data imprecisata, ma da ricondursi al 1040. Il significato etimologico della denominazione di Insula Fulcherii (Insula = porzione di terreno delimitata dalla confluenza di due fiumi; Fulcherius = capo dell'esercito, comandante del distretto militare) avalla la tradizione che vuole Crema fondata in un periodo compreso tra il IV ed il VI secolo d.C. Secondo alcuni studi, l'origine della città risalirebbe infatti all'epoca tardo-imperiale, agli anni in cui Milano fu capitale dell'Impero (286-402 d.C.). Il termine Fulcherius nel momento in cui lo troviamo documentato nella toponomastica locale (1040), già da tempo era stato assunto dall'onomastica e in origine il suo significato era proprio quello indicato sopra, usato nel linguaggio tecnico militare, infarcito di espressioni e vocaboli mutuati dalle lingue germaniche. Crema si sarebbe sviluppata, anche se non vi sono prove certe, intorno ad una statio (stazione) denominato Borgo di Porta Pianengo (attuale Borgo S. Pietro) sorto all'incrocio delle strade che collegavano Bergamo, Cremona e Piacenza, Brescia e Pavia.























































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